Il significato e gli usi della preposizione “con” nella lingua italiana

La preposizione semplice “con” è una delle più versatili nella lingua italiana. Utilizzata quotidianamente sia nel parlato che nello scritto, svolge molteplici funzioni e si combina in diverse forme con gli articoli determinativi, dando origine a preposizioni articolate come col, colla, coi, cogli, colle, forme molto diffuse e comuni.

Funzioni principali della preposizione “con”

Compagnia e unione

Una delle funzioni più frequenti di “con” è quella di indicare compagnia: vado al cinema con mia sorella, pranzerò con i colleghi. In senso più materiale, può anche indicare unione tra oggetti: una giacca con i bottoni dorati, una tazza con il manico rotto.

Relazione o atteggiamento

“Con” viene spesso usata per esprimere il tipo di relazione tra soggetti, sia affettiva che comportamentale: è gentile con tutti, ha discusso con il vicino. In certi casi assume anche un significato conflittuale: ha litigato con il fratello, o di atteggiamento verso qualcuno: è molto severo con i dipendenti.

Modo, maniera e qualità

Molto comune anche l’uso per indicare il modo in cui viene compiuta un’azione: parla con sicurezza, ha agito con coraggio, scrive con chiarezza. In questi casi, “con” può essere sostituita anche da espressioni avverbiali equivalenti: con attenzioneattentamente.

Mezzo o strumento

La preposizione è fondamentale per esprimere lo strumento o il mezzo con cui si compie un’azione: scrivere con la penna, tagliare con le forbici, viaggiare con il treno. Può riguardare anche strumenti immateriali: lo ha convinto con l’astuzia.

Indicazione di una qualità

Può descrivere caratteristiche fisiche o attributi: una ragazza con gli occhi verdi, una casa con balcone, una maglietta con scritte colorate.

Causa e circostanze

“Con” introduce anche espressioni causali: con la tua distrazione, hai rovinato tutto. Inoltre, può indicare la condizione in cui si svolge un’azione: è uscito con la pioggia, si è svegliato con il raffreddore.

Paragone e confronto

Viene usata per mettere a confronto due elementi: non puoi paragonare la tua auto con la sua, confrontiamolo con altri esempi.

Espressioni familiari o colloquiali

Nel linguaggio familiare, può indicare anche una situazione specifica o uno stato: sei in regola con le bollette?, come va con il nuovo lavoro?

Costruzioni con specificazioni

In alcune costruzioni più articolate, “con” è seguita da un’altra preposizione o locuzione avverbiale, per specificare ulteriormente un contesto: una scatola con dentro delle caramelle, una donna con in braccio un neonato.

Senso concessivo o avversativo

“Con” può introdurre espressioni dal tono avversativo: con tutta la sua esperienza, ha sbagliato lo stesso, oppure con tanto impegno, non ha superato l’esame. A volte si trasforma in congiunzione: con tutto che è tardi, non ho sonno.

Uso conclusivo

In chiusura di un discorso o una dichiarazione, può avere un valore conclusivo o definitivo: e con questo, ho detto tutto.

Uso come prefisso

La particella “con-” o le sue varianti (co-, com-, col-, cor-) sono usate anche come prefisso in parole composte. Esprimono l’idea di unione, collegamento o condivisione. Alcuni esempi: coinquilino (persona che condivide l’abitazione), compaesano (persona originaria dello stesso paese), collettivo, correlato.

Ogni variante si adatta foneticamente alla parola che segue:

  • com- davanti a m, b, pcompagno, combattente

  • cor- davanti a rcorrelazione

  • col- davanti a lcollaborare

Forme arcaiche e poetiche

Infine, va ricordato che nella lingua letteraria e arcaica, “con” può fondersi con i pronomi personali, dando origine a forme oggi poco usate ma presenti nei testi classici, come meco (con me), teco (con te), seco (con lui/lei), nosco (con noi), vosco (con voi).